Amore eterno: è davvero un’utopia? La differenza tra innamoramento e amore e i presupposti per una relazione felice e durevole.
“L’amore è eterno o passeggero?”, “Cosa significa amare?”Probabilmente nella tua vita ti sarà capitato di porti domande del genere.
“L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno. Mi creda, l’amore ripaga quest’attenzione meravigliosamente. Per quanto mi riguarda (e spero sia stato così anche per Janina) posso dirle: come il vino, il sapore del nostro amore è migliorato negli anni.”
Zygmunt Bauman (“La Repubblica” del 20.11.2012)
Così il noto sociologo parlava in un’intervista del sentimento che lo ha legato alla moglie Janina per ben 62 anni.
Esempi come questo ci inducono a pensare che l’amore, in rari casi, possa anche durare una vita.
Tuttavia c’è un punto essenziale sul quale spesso capita di fare confusione: la differenza tra innamoramento e amore.
L’innamoramento
Quando nasce una relazione, le sensazioni che si provano sono meravigliose, inebrianti.
L’innamoramento è un processo chimico vero e proprio che ti rende quasi dipendente, mentalmente e fisicamente, dal tuo nuovo partner. Il tempo e lo spazio iniziano a essere irrilevanti.
Hai presente quando sei in un locale con il tuo nuovo “lui” o la tua nuova “lei”, tutti i rumori di sottofondo spariscono e all’improvviso, guardando l’orologio, ti accorgi che state seduti da tre ore e non ci avete fatto caso? Ci sei passato sicuramente. Si chiama “flow”.
Tutto il mondo inizia a ruotare intorno a questa persona, che magari fino a poco tempo prima neanche conoscevi, con la quale vorresti condividere ogni singolo momento della giornata e con cui inizi a fantasticare sul futuro, immaginando di poter proiettare questa meravigliosa sensazione all’infinito.
Sei in pieno “innamoramento”! Splendido vero?
“L’amore è eterno finché dura”
Magari in questo momento starai pensando: “sì, d’accordo ma poi tutto il resto è noia. Va sempre così. Lo cantava pure Califano.”
È vero, può succedere, ma la regola non è esente da eccezioni. Esistono coppie che durano, ma soprattutto, esistono coppie che durano e sono felici.
“Vabbè sono fortunate!” è la possibile obiezione.
Si, potremmo sicuramente considerarle fortunate, ma c’è di più.
Ovviamente non stiamo parlando delle coppie che si trascinano litigando per i centri commerciali la domenica, ma di coppie che sono emotivamente vicine e che si nutrono vicendevolmente di amore.
Il punto è che le coppie felici non vivono un innamoramento permanente ma vivono “nell’amore”. La differenza è fondamentale.
La conoscenza del partner
Le persone che dopo un innamoramento travolgente si ritrovano a non sopportare più il partner di cui prima erano pazzi probabilmente hanno saltato un passaggio importante.
Hanno confuso l’innamoramento con l’amore, e si sono persi lo step che si trova proprio nel mezzo e si chiama conoscenza.
È la conoscenza che deve essere coltivata e curata. È la conoscenza consapevole che può portare all’autentica condivisione di un sentimento di amore tra due persone.
Innamoramento vs amore
L’innamoramento spesso può celare un tentativo di fuga da se’ e di soddisfazione di quelle esigenze che non si è in grado di soddisfare da soli.
L’amore, al contrario, si fonda su una conoscenza profonda e consapevole di se stessi e del proprio partner e dunque della coppia.
Quando ci si innamora spesso si finisce per proiettare più o meno inconsapevolmente sull’altro l’immagine di un partner ideale che soddisfi i propri bisogni emotivi.
È naturale come possa subentrare facilmente la noia e la disillusione. Si scopre infatti ben presto che il partner è a sua volta una persona con le proprie esigenze e fragilità e un analogo desiderio di essere amato per ciò che è realmente, nella sua essenza.
Solo se l’iniziale innamoramento sia accompagnato da una conoscenza reale di chi hai di fronte, si potrà distinguere se si tratta di un’emozione passeggera oppure di un incontro d’anime affini da cui può nascere una relazione d’amore.
Spesso si dice “ti amo” o peggio ci si sposa con persone che di fatto non si conoscono e questo ci condanna a essere infelici.
Tu e il tuo partner condividete gli stessi valori? Avete obiettivi di vita comuni o comunque armonici tra di loro? Stimi il tuo partner? ci sono caratteristiche di lui/lei che proprio non puoi sopportare?
Interrogativi di questo tipo sono importanti soprattutto all’inizio di una relazione perché ti consentono di distinguere se l’infatuazione iniziale è destinata a lasciare spazio alla noia oppure ci sono i presupposti per la nascita di una relazione di valore.
Se, una volta conosciuta una persona, ti accorgi di non amarla per quello che realmente è, di non condividere con lei obiettivi di vita e valori, allora non è sbagliato interrompere la relazione.
Questa decisione sarà una vera e propria liberazione per te e per il partner e non ci sarà nulla di sbagliato.
L’errore semmai è da rintracciarsi all’inizio della relazione quando l’innamoramento si è confuso con l’amore tralasciando una conoscenza approfondita dell’altro.
La consapevolezza
Ma non è tutto. Conosci te stesso? Perché stai iniziando una relazione? Conoscere l’altro è essenziale, ma ancor più importante è la consapevolezza circa le tue esigenze, i tuoi punti di forza e le tue vulnerabilità.
Se ad esempio stai cercando una storia d’amore a tutti i costi per evitare la solitudine e colmare un senso di vuoto, allora sarà impossibile costruire una relazione sana ed equilibrata.
In questo caso finirai per investire il partner dell’impossibile compito di “salvarti” dalle tue insicurezze e fragilità. La relazione che ne nascerebbe sarebbe asimmetrica, non alla pari.
La conoscenza è solo il punto di partenza
La conoscenza iniziale è un presupposto necessario ma non sufficiente affinché il sentimento d’amore possa nascere e perdurare.
In ogni storia d’amore, infatti, possono intervenire dei cambiamenti che possono minare la solidità della coppia.
Nuovi interessi, cambiamenti di lavoro o l’arrivo di un figlio possono alterare le dinamiche della relazione e far nascere l’esigenza di un nuovo equilibrio che sia funzionale per il suo benessere.
La riscoperta quotidiana del partner
Per questo motivo è così importante dedicare del tempo al piacere di una quotidiana riscoperta del partner e al rinnovamento della coppia.
Ogni individuo è in costante cambiamento ed evoluzione e questo fenomeno riverbera i suoi effetti anche sugli equilibri della relazione.
Con questa speciale attenzione, il sentimento può evolversi e diventare sempre più profondo con il passare del tempo.
In sostanza, l’amore è solo un punto di partenza da cui iniziare uno splendido viaggio, non una meta.
Per concludere con le parole di Erich Fromm: “L’amore, sentito così, è una sfida continua; non è un punto fermo, ma un insieme vivo, movimentato, anche se c’è armonia o conflitto, gioia o tristezza, è d’importanza secondaria dinanzi alla realtà fondamentale che due persone sentono se stesse nell’essenza della loro esistenza, che sono un unico essere essendo un unico con se stesse, anziché sfuggire se stesse…”
Sibilla Ceccarelli e Patrick vom Bruck